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Perchè al cinema si mangiano i popcorn?


Chiudete gli occhi e pensate di essere al cinema. Che odore sentite?

Scommetto che avete detto popcorn.

Ormai i chicchi di mais scoppiato sono indissolubilmente legati all'esperienza cinematografica, al punto che sembra quasi impossibile pensare che, inizialmente, il loro consumo era vietato proprio all'interno dei cinema. .

Come mai? Per una questione di classe. Il popcorn era uno snack da fiera, molto popolare anche grazie a Charles Cretor che, nel 1885, brevettò la prima macchina per popcorn trasportabile (usando dei cavalli). Il loro odore caratteristico attirava folle di persone, ma il cinema, inizialmente, cercava di imitare il teatro, soprattutto nella ricerca di un pubblico colto (anche perchè era necessario saper leggere i sottotitoli dei film, che erano muti). Per cui niente popcorn.

Nel 1927 con l'introduzione del sonoro, le cose cambiarono radicalmente: adesso anche le classi popolari potevano accedere a questa forma di svago, che divenne popolarissima con la Grande Depressione. I proprietari delle sale erano però restii a permettere l'introduzione di cibi e bevande: i venditori si sistemavano dunque in strada e cercavano di attirare l'attenzione delle persone in coda che però, spesso, erano costrette a lasciare i contenitori di snack nel guardaroba.

Non ci volle molto, comunque, perchè ci si rendesse conto del possibile vantaggio economico di vendere i popcorn, : la materia prima ha un costo bassissimo, si conserva a lungo e può essere preparata facilmente.

La spinta decisiva arrivò con la Seconda Guerra Mondiale, quando i rifornimenti di zucchero si fecero rari, determinando un calo drastico nella produzione di bibite e barrette dolci, i principali concorrenti dei popcorn. Nel 1945 i popcorn e i cinema erano ormai inestricabilmente legati: oltre la metà dei popcorn consumati negli Stati Uniti erano consumati nei cinema.






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